"L'interoperabilità del DMA viola i diritti fondamentali” sostiene Apple. La FSFE non è d'accordo. Se anche voi pensate che l'interoperabilità sia fondamentale per la libertà del software, sosteneteci!

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Gli attivisti del Software Libero chiedono all'Autorità Garante per la Protezione dei dati personali di pubblicare documenti leggibili.

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La FSFE, insieme a venti organizzazioni italiane, ha scritto una lettera al Presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei Dati Personali, Antonello Soro, per segnalare un problema di leggibilità di un documento presente sul sito dell'Autorità. Tale documento, gravato da particolari script che lo rendono illeggibile con Software Libero, obbliga il cittadino ad utilizzare uno specifico programma proprietario. Si tratta di un ostacolo alla libertà di scelta da parte degli utenti, e causa un grave episodio di distorsione del mercato.

Oltre la campagna PDFreaders

La campagna PDFreaders ha dato in questi anni risultati eccellenti. L'Italia in particolar modo si è distinta per l'elevato numero di istituzioni segnalate e di bug risolti, ma la campagna PDFreaders Italiana non si arresta. I fellow Italiani hanno scovato sul sito del Garante per la Protezione dei Dati Personali un documento PDF illeggibile per chi utilizza Software Libero nel quale viene fatta esplicita pubblicità all'uso di un lettore PDF proprietario. La FSFE ha così deciso di scrivere una lettera al presidente dell'autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali per fare notare che questo comportamento non è neutrale nei confronti del mercato del software, e che alcuni dei documenti pubblicati sul sito istituzionale sono illeggibili per tutti coloro che utilizzano Software Libero.

Contatti

Alessandro Polvani
Italy deputy coordinator
alessandro.polvani@fsfe.org

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