Il vendor lock-in costa a Helsinki 3,4 milioni di Euro all'anno?
Una relazione sul progetto pilota del Comune di Helsinki per l'utilizzo di OpenOffice nelle pubbliche amministrazioni lascia i lettori con più domande che risposte. Il Comune ha sperimentato la suite di produttività libera sui computer portatili dei membri del Consiglio per dieci mesi nel corso del 2011. La suite ha goduto di giudizi positivi da parte dei sui utenti. Quando il progetto pilota si è concluso, il Comune ha presentato una relazione, affermando che i costi di migrazione dell'intera amministrazione a OpenOffice sarebbero stati molto elevati.
"La relazione del Comune sostiene che utilizzare OpenOffice sarebbe costato 3,4 milioni di euro all'anno. Questa cifra appare sorprendentemente alta, e la relazione non dice come è stata calcolata", dice Otto Kekäläinen, coordinatore Finlandese della Free Software Foundation Europe. "Senza dettagli, questa cifra appare priva di fondamento." A quanto pare, l'amministrazione di Helsinki non ha nemmeno tentato di contattare i principali fornitori di servizi di OpenOffice per chiedere loro un preventivo, durante la stesura della relazione.
Il Comune di Helsinki dovrebbe rispondere alle seguenti domande:
- Come sono stati calcolati i costi della migrazione? Il Comune deve fornire dei dettagli affinché questi siano credibili.
- Quanto del costo di migrazione è dovuto al vendor lock-in?
- Quali fornitori di servizi sono stati contattati per avere una offerta?
Gran parte dei presunti costi sembrano derivare dal fatto che il Comune è bloccato sui prodotti di un singolo fornitore di software. Il Comune utilizza un gran numero di prodotti Microsoft, e ognuno di questi rende difficile rimpiazzare qualsiasi componente l'infrastruttura IT del Comune con i programmi di altri produttori.
"Il Comune dovrebbe chiarire quanto dei costi stimati sono imputabili alla migrazione a OpenOffice, e quanto è solo il costo per liberarsi dai formati e dalle interfacce proprietarie di Microsoft", sostiene Kekäläinen.
Sembra inoltre che il programma pilota abbia sofferto di una serie di errori concettuali. Ad esempio, gli utenti coinvolti nel programma non hanno ricevuto una formazione. Anche se il supporto per i più recenti formati di file proprietari di Microsoft è normalmente incluso in OpenOffice, la versione installata sui computer dei membri del consiglio non supporta questi formati. Ciò significava che i partecipanti al programma pilota hanno sperimentato problemi a scambiare dati con il resto dell'amministrazione che gli utenti della versione standard completa di OpenOffice non avrebbero avuto. Nonostante questo, la maggior parte dei partecipanti al progetto pilota si è dichiarata felice di usare la suite per ufficio libera.
"Molte altre città hanno già fatto quello che Helsinki sta tentando di fare", dice Kekäläinen. "Ci sono molti buoni esempi e utili contatti, sia in Svezia, Monaco di Baviera o Spagna. L'esperienza di queste persone può essere utile al Comune di Helsinki per raggiungere l'obiettivo dell'introduzione del Software Libero più rapidamente e a costi più bassi."
La FSFE ha pubblicato una analisi della relazione su https://fsfe.org/news/2012/news-20120412-02.html
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