Germania, 100 giorni del nuovo governo: nemmeno uno per il Software Libero
Alla fine della settimana, il nuovo governo di coalizione tedesco sarà stato in carica per 100 giorni. L'accordo di governo contiene dichiarazioni ambiziose sull'utilizzo del Software Libero (conosciuto anche come Open Source), ma ad oggi non è stato fatto nulla. Al contrario: le dipendenze verranno ulteriormente consolidate.
Appena 100 giorni fa, il nuovo governo si è prefissato di portare finalmente avanti la digitalizzazione della Germania. Fortunatamente l'utilizzo del Software Libero gioca un ruolo importante. La FSFE ha richiesto da molto tempo: "Denaro pubblico? Codice pubblico!", e ora un'implementazione di questo principio sembra finalmente tangibile.
Il Software Libero dà ad ognuno il diritto di usare, studiare, condividere e migliorare le applicazioni per qualsiasi scopo. Avere queste libertà significa che applicazioni simili non devono essere programmate da zero ogni volta e, grazie alla trasparenza dei processi, altri non devono reinventare la ruota. Per progetti ampi, possono essere condivise la competenza e i costi, e le applicazioni pagate con denaro pubblico sono disponibili a tutti. Questo promuove l'innovazione e fa risparmiare denaro nel medio e lungo termine. Le dipendenze dai fornitori sono minimizzate e le problematiche di sicurezza possono essere sistemate in modo più semplice.
Alexander Sander, consulente delle policy della FSFE, spiega: «Anche se sono ovvi i benefici del Software Libero e sono anche riconosciuti nell'accordo di coalizione, il nuovo governo ha mostrato fin ora solo una lampante inattività e il consolidamento dello stato di fatto. Invece di fornire finalmente un "cloud Software Libero" per le amministrazioni, il nuovo governo si baserà nuovamente su costose applicazioni proprietarie. Tutto ciò è incomprensibile».
SAP e Arvato, ad esempio, vogliono offrire prodotti Microsoft alle amministrazioni tedesche e il nuovo governo è aperto a queste soluzioni. La strategia cloud basata su "interfacce aperte così come stringenti requisiti di sicurezza e trasparenza", che era menzionata anche nell'accordo di coalizione, si sta quindi andando sempre più lontano.
A parte il vago annuncio di Franziska Brantner, la segretaria di stato del ministro dell'economia e della protezione dell'ambiente, "di promuovere le tecnologie open source dal 2022 in avanti", ad oggi non è stato fatto nulla. Rimane non chiaro che badget sia disponibile per questa attività, né come queste tecnologie verranno identificate e promosse, e di come i soggetti interessati si inseriranno nel processo, in modo particolare la società civile.
Il ministro degli interni, Nancy Faeser, che si suppone debba dare un impulso alla tematica della digitalizzazione delle amministrazioni, finora non si è espressa, così come anche il cancelliere. Anche se occorre ancora "accelerare di molto il passo", come questo debba avvenire concretamente rimane nebuloso, e il Software Libero non ha finora assunto alcun ruolo.
«Al governo, che ha programmato un ambizioso inizio, viene chiesto di tenere in mente i propri obiettivi e finalmente procedere con la digitalizzazione della Germania, basata sul Software Libero» chiede Alexander Sander.