"L'interoperabilità del DMA viola i diritti fondamentali” sostiene Apple. La FSFE non è d'accordo. Se anche voi pensate che l'interoperabilità sia fondamentale per la libertà del software, sosteneteci!

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Software Libero - Aspetti essenziali

Il Software Libero è divenuto un argomento di crescente importanza in tutti i dibattiti politici, nazionali ed internazionali. Questo documento vuole essere un riferimento relativo ai punti essenziali del Software Libero per consentire ai rappresentanti di focalizzarsi sulla sostanza.

Le libertà fondamentali

Il Software Libero è definito da quattro libertà fondamentali

Diritti, non obblighi

Queste libertà rappresentano diritti, non obblighi. Qualsiasi istituzione o persona può scegliere di non usarle oppure può scegliere di usarle tutte assieme. In particolare, bisogna capire che il Software Libero non esclude lo sfruttamento commerciale. Se un programma non consente lo sfruttamento e la distribuzione commerciale, non è Software Libero. D'altro canto un numero sempre maggiore di aziende basano - in tutto o in parte - il loro modello commerciale sul Software Libero, inclusi alcuni dei più grandi produttori di software proprietario. Il Software Libero rende lecita la possibilità di fornire supporto ed assistenza, non lo rende obbligatorio.

Queste libertà sono in genere implementate per mezzo del copyright, anche se non in tutti i casi: il software in pubblico dominio è anch'esso Software Libero, anche se è un caso speciale. Per la stragrande maggioranza del Software Libero è la licenza che stabilisce se un particolare programma sia effettivamente libero. Se una licenza concede le libertà descritte precedentemente quella è una licenza di Software Libero; oggi ne sono utilizzate tra le 50 e le 150.

Questo numero sorprendentemente basso è dovuto alla tradizione di scegliere licenze di Software Libero consolidate e ben comprese, piuttosto che scrivere una nuova licenza per ogni programma. Perciò, eliminando alcune licenze tra le più semplici, è possibile comprendere i termini di licenza di più del 90% di tutto il Software Libero, riducendo enormemente il carico di amministrazione e verifica di applicazione dei termini di licenza.

Terminologia

Il Software Libero viene discusso in vari campi, utilizzando sinonimi e contrari che spesso producono confusione e dubbi e perciò meritano una breve spiegazione.

Contrari

Il contrario di Software Libero è software proprietario, o software non-libero. Software commerciale non è il contrario di Software Libero, essere commerciale non ha nessuna correlazione con la libertà. Il Software Libero commerciale è normale quanto il software proprietario non-commerciale, chiamato anche ''freeware''.

Sinonimi

Dal 1992 viene promosso in alcune parti d'Europa il sinonimo ''Libre Software'' per rispondere alla specifica confusione del termine inglese ''Free Software'' (il termine ''free'' in inglese significa anche gratuito, N.d.r.). Il termine ''Open Source'' fu proposto dalla Open Source Initiative (OSI) nel 1998 come termine di marketing per il Software Libero. La definizione dell'OSI di ''Open Source'' copre l'identico insieme di licenze coperte dalla definizione di Software Libero del 1989 enunciata sopra.

Dal punto di vista dei termini di licenza sia ''Libre Software'' che ''Open Source'' sono sinonimi di Software Libero. La combinazione di termini, come ''FOSS'' e ''FLOSS'', identificano lo stesso insieme di software.

Ambiguità

Il termine ''Open Source'' venne utilizzato in diversi modi prima della sua definizione nel 1998 ed è utilizzato con diversi significati anche oggi, che spesso sono mutuamente esclusivi ed in particolare sono in contrasto con la Open Source Definition dell'OSI. Così ''Open Source'' può riferirsi al Software Libero ma può anche riferirsi al software che non rispetta i criteri delineati sopra. A volte è utilizzato anche per descrivere un particolare modello di sviluppo, sebbene alcune parti di Software Libero siano sviluppate con modelli di sviluppo chiusi ed il software proprietario stia sperimentando in maniera crescente approcci di sviluppo aperto. Questo rende il termine ''Open Source'' estremamente ambiguo e per ciò difficile da usare in tutte quelle aree che necessitano di precisione di linguaggio quali la scienza, la giurisprudenza e la politica.

Considerazioni riguardanti la politica.

Diversamente da quanto accade per il software proprietario non c'è mai nessuna azienda che ha il controllo assoluto di una soluzione basata su Software Libero. Scegliendo il Software Libero i governi salvaguardano la propria indipendenza dagli interessi particolari di ciascun produttore, locale o straniero. Mantenere la capacità di essere all'altezza del proprio mandato politico in maniera libera ed indipendente è il supremo diritto di ciascun governo. Scegliere il Software Libero persegue questo scopo ed è sempre non discriminatorio. Preserva la neutralità tecnologica e politica perché il Software Libero non appartiene a nessun singolo produttore o organizzazione e qualsiasi produttore è invitato a fornire Software Libero di terze parti. Se i produttori intendono fare affari con i governi possono scegliere di fornirgli l'indipendenza rilasciando il proprio software con una licenza per Software Libero.

Chi è la FSFE

La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non governativa europea dedicata a tutti gli aspetti del Software Libero. Rappresenta un centro di competenza per l'industria, i politici e la società in genere e partecipa a numerose attività, inclusa quella di fiduciaria per gli autori di Software Libero; partecipa ad attività di ricerca e sviluppo a livello europeo e nazionale. Ulteriori informazioni su https://fsfe.org. Per contattare l'autore di questo documento inviate una email (in inglese) a Georg C.F. Greve greve@fsfe.org, commenti e domande saranno bene accetti.