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Il Software Libero deve essere incluso nella Dichiarazione sui Diritti e Principi Digitali

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Il 26 gennaio 2022, la Commissione Europea ha presentato la sua proposta di Dichiarazione UE sui Diritti e Principi Digitali che servirà in futuro da punto di riferimento e come visione comune dell'UE sui nostri diritti digitali. La dichiarazione è ora in discussione nel Parlamento e Consiglio Europei, e il Software Libero dovrebbe farne parte.

Costruita sulle dichiarazioni di Berlino e Tallinn, questa proposta mira a porre le basi per un quadro coerente che fungerà da linea guida e da punto di riferimento per l'attuale e futura trasformazione digitale dell'Europa. Le sopra menzionate dichiarazioni fanno già riferimento al Software Libero ("Open Source" nel loro testo) quando si tratta di pieno controllo digitale e di interoperabilità, mentre richiedono anche un uso più intenso di "Open Source" e rafforzano i requisiti per il suo utilizzo.

Infrastruttura di enti pubblici che mostra il codice sorgente

Al momento, il testo della Dichiarazione UE dei Diritti e Principi Digitali è in discussione nel Parlamento Europeo e nel Consiglio Europeo. La FSFE ha seguito il processo e si sta assicurando di condividere i propri contributi e le proprie richieste in modo che la formulazione del testo finale sia in linea con i precedenti quadri normativi per quanto riguarda l'uso e la promozione del Software Libero.

Recentemente, i comitati JURI e LIBE si sono accordati per includere nei propri emendamenti al testo formulazioni che siano allineate alle nostre richieste. Nel capitolo II, che copre la solidarietà e l'inclusione, il Comitato LIBE ha incluso un riferimento al sostegno di "soluzioni open source ovunque possibile". Nel capitolo III sulla libertà di scelta e nel capitolo IV, denominato "Partecipazione nello spazio pubblico digitale", il Comitato JURI ha incluso anche la promozione degli standard "open source" e ha incluso un riferimento alla necessità di interoperabilità e di trasparenza delle tecnologie digitali attraverso la promozione dell'Open Source.

Da qui in avanti, ci assicureremo che queste aggiunte al testo vengano definite e chiarificate, e che trovino il modo di essere inserite nella posizione finale del Parlamento Europeo. È importante che il Software Libero diventi parte di questa dichiarazione perché può guidare la trasformazione digitale dell'Europa in un ambiente trasparente, aperto e con maggiori poteri.

Negli ultimi cinque anni, la FSFE si sta battendo affinché software finanziati pubblicamente vengano resi disponibili con una licenza di Software Libero. Con la propria iniziativa Denaro pubblico? Codice pubblico! la FSFE ha l'obiettivo, tra gli altri, di sensibilizzare sui benefici che il Software Libero può offrire, come il risparmio nel lungo termine sui costi, il potenziamento dell'economia locale, la trasparenza e altro ancora. Inserire il Software Libero nella Dichiarazione UE dei Diritti e Principi Digitali sarebbe un'importante pietra miliare per la libertà del software e per il pieno controllo digitale dell'Europa.