"L'interoperabilità del DMA viola i diritti fondamentali” sostiene Apple. La FSFE non è d'accordo. Se anche voi pensate che l'interoperabilità sia fondamentale per la libertà del software, sosteneteci!

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Dichiarazione UE diritti & principi digitali: Software Libero incluso dal Parlamento Europeo

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All'inizio di quest'anno, la Commissione ha proposto una bozza per una dichiarazione UE sui diritti e principi digitali che mira a guidare la trasformazione digitale nell'UE. Ora il Parlamento europeo ha raggiunto un accordo per un testo e il Software Libero ne è parte.

La Commissione Europea ha presentato la sua proposta per la dichiarazione UE sui diritti e principi digitali che servirà in futuro come punto di riferimento e come visione comune dei nostri diritti digitali in Europa. Dopo aver ricevuto i contributi al testo da diverse commissioni e aver trovato un compromesso, il Parlamento europeo ha ora concordato un testo comune. La FSFE accoglie con favore che il testo del Parlamento europeo ora include il Software Libero come un modo per garantire la trasparenza nell'uso di algoritmi e dell'intelligenza artificiale. Il testo sottolinea inoltre l'importanza di promuovere "standard affidabili e, laddove possibile, standard open source".

Edificio del Parlamento Europeo in Bruxelles
«La Dichiarazione UE sui diritti e principi digitali sarà una importante linea guida per una nostra rapida digitalizzazione. Accogliamo pertanto con favore il testo concordato dal Parlamento Europeo per riconoscere il ruolo che il Software Libero ha su tecnologie affidabili, specialmente per quanto riguarda l'IA. Ora ci aspettiamo che il regolamento IA in corso di discussione sia coerente con questi principi» dice Lina Ceballos, responsabile di progetto della FSFE.

Inoltre, nel VI capitolo del testo concordato denominato "Sostenibilità", c'è l'impegno a sostenere lo "sviluppo, fin dalla loro concezione, di tecnologie digitali sostenibili, che siano durevoli, riparabili ed interoperabili, sia a livello hardware che a livello software, e vietare pratiche che portino ad una prematura obsolescenza".

«L'appello del Parlamento Europeo per lo sviluppo di tecnologie sostenibili, che siano durevoli, riparabili e interoperabili, è di fatto un invito allo sviluppo di Software Libero» come sottolinea Erik Albers, responsabile del programma di sostenibilità digitale della FSFE. «Da qui in poi ci aspettiamo che le future leggi siano allineate a questi principi e che abbraccino l'uso del ruolo cruciale svolto dal Software Libero per un design ecologico e per la sostenibilità del nostro hardware».

La FSFE ha pubblicato una lettera aperta cofirmata da oltre 45 organizzazioni e aziende del settore ambientale, economico e tecnologico. Nella lettera, l'ampia alleanza chiede ai legislatori dell'UE il diritto di installare qualsiasi software su qualsiasi dispositivo, compreso il pieno accesso all'hardware. Questi diritti sostengono la riusabilità e la longevità dei nostri dispositivi.

La FSFE continua a monitorare il dialogo interistituzionale in corso cercando di assicurare che venga mantenuta la proposta del Parlamento, così che il testo finale della Dichiarazione dei diritti e principi digitali possa diventare una pietra miliare per la libertà del software.