Direttiva per il Blocco delle Apparecchiature Radio
Dichiarazione Congiunta Contro il Blocco Radio
La Direttiva per il Blocco Radio minaccia i diritti degli utenti ed il Software Libero, la concorrenza leale, l'innovazione, l'ambiente, ed il volontariato – senza corrispondenti benefici per la sicurezza. Molte organizzazioni ed aziende si stanno unendo nel proporre alle istituzioni dell'UE e gli stati membri dell'UE misure per evitare queste implicazioni negative seppur mantenendo intatto l'obiettivo della Direttiva. Per favore leggete la nostra analisi di approfondimento costantemente aggiornata.
Evita i rischi del Blocco Radio – proteggi la sicurezza e l'innovazione
Sempre più dispositivi si connettono ad Internet e fra di loro tramite wireless e reti mobili. Questi includono innumerevoli apparecchiature come router, telefoni cellulari, schede WiFi e laptop. Tutte queste apparecchiature, come tutti i dispositivi Internet-of-Things, oggi e nel futuro, cadono sotto la regolamentazione della Direttiva 2014/53/EU per le Apparecchiature Radio (RED) (nel seguito ‘la Direttiva’), adottata nel Maggio 2014 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo. Gli scopi principali della Direttiva sono: l'armonizzazione delle normative vigenti, il miglioramento della sicurezza degli spettri radio, e la difesa della salute e della sicurezza.
Noi sosteniamo lo scopo principale della Direttiva. Esprimiamo, comunque, le nostre preoccupazioni riguardo le conseguenze a lungo termine dell'Articolo 3(3)(i) della Direttiva, che richiede ai produttori di apparecchiature di controllare la conformità del software di ogni apparecchiatura allo scopo di uniformarsi alla Direttiva.
Minacce del Blocco Radio
Riteniamo che tale requisito abbia ripercussioni negative sui diritti degli utenti e sul Software Libero, sulla concorrenza leale, sull'innovazione, sull'ambiente e sul volontariato – senza corrispondenti benefici per la sicurezza.
L'articolo 3(3)(i) richiede ai produttori di valutare il software per la conformità alle normative radio vigenti, un requisito che tratterrà gli utenti e le aziende dall'aggiornare il software sui dispositivi che possiedono, tranne nel caso in cui tale software sia valutato dal produttore originale. Ciò non è solo un onere notevole per gli stessi produttori ma viola anche i diritti di libera scelta dei consumatori.
Il requisito racchiuso nell'Articolo 3(3)(i) impatterà sulla libertà di intraprendere affari da parte di molte aziende che si affidano all'abilità di fornire firmware alternativo e firmware Software Libero sui dispositivi. Il software alternativo è alla base di molti prodotti aziendali, e dovremmo impedire svantaggi economici per questi affari.
I pesanti requisiti di controllare ogni possibile conformità del software avranno impatti negativi anche sulle organizzazioni innovative e caritatevoli non-profit che si affidano su software diverso da quello dei produttori. Gli sforzi delle associazioni di volontariato nell'aiutare persone che hanno necessità di connettersi ad Internet saranno vanificati o gravemente svantaggiati.
Inoltre, il software alternativo sulle apparecchiature radio favorisce una economia sostenibile. Ci sono già molti dispositivi perfettamente funzionanti che non ricevono più aggiornamenti dai produttori originali, perciò software alternativo sviluppato e migliorato grazie agli sforzi della comunità (come quella del Software Libero) hanno un periodo di supporto più lungo che evita agli utenti ed ai clienti di doversi disfare di tali apparecchiature ancora funzionanti. In cambio, ciò migliora anche la sicurezza degli utenti in quanto il vecchio hardware riceve ancora aggiornamenti di sicurezza nonostante il produttore abbia smesso di supportarlo.
Siamo favorevoli all'intenzione della Direttiva di migliorare la sicurezza delle apparecchiature radio ma non al prezzo di uno sbilanciamento in altre aree della libertà e della sicurezza degli utenti
La nostra proposta
Perciò, chiediamo alle istituzioni della UE ed agli Stati Membri di prendere in esame queste preoccupazioni ed assicurare che la Direttiva non ponga restrizioni generalizzate, non necessarie e sproporzionate sui diritti dei consumatori e delle aziende, anche nel momento in cui si implementerà la Direttiva come normativa nazionale.
Cosa ci aspettiamo dalle istituzioni della UE
Chiediamo alla Commissione Europea di adottare atti delegati – come imposto dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo (Art. 44) – che alternativamente:
- facciano eccezioni generali per tutto il Software Libero non sviluppato dallo produttore dell'apparecchiatura radio ma sviluppato da altre aziende o soggetti.
- non spostino la responsabilità, per la conformità del software alla normativa, dagli utenti ai produttori nel momento in cui si facciano modifiche alla configurazione di fabbrica. Il software e l'hardware non dovrebbero essere trattati differentemente nel conformarsi a tale normativa.
Cosa ci aspettiamo dagli Stati Membri della UE
Chiediamo ai legislatori degli stati membri di:
- interpretare le prescrizioni della Direttiva in modo tale che il Software Libero possa ancora essere installato su apparecchiature radio senza discriminazioni, e chiediamo che i diritti degli utenti siano salvagurdati.
- assicurare che la piccola e media impresa non sia colpita in modo sproporzionato essendo gravata dal compito di valutare ogni singolo e qualunque software alternativo;
- assicurare che gli utenti non siano forzati ad installare software non libero.
Organizzazioni ed Aziende Firmatarie
Questa dichiarazione è stata firmata da varie organizzazioni ed aziende preoccupate dalle conseguenze della Direttiva. Altre organizzazioni ed aziende sono invitate a co-firmare la lettera. Per favore aiutateci ad aumentare la consapevolezza per questo tema. Per firmare si prega di contattare il responsabile di questa campagna.
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