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FSFE Italia chiede la posizione dei partiti in merito al Software Libero

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Alla luce delle prossime elezioni che si terranno in Italia il prossimo 4 marzo, il team italiano della FSFE ha inviato una serie di domande ai vari partiti e candidati con l'intento di stimolarli ad esprimere le loro posizioni relativamente al ruolo del Software Libero nella pubblica amministrazione e nel mondo dell'educazione. Pubblicheremo e analizzeremo le loro risposte una volta che le avremo ricevute.

Ballot box

Noi della Free Software Foundation Europe crediamo di avere la possibilità e il dovere di proporre il Software Libero e gli Standard aperti come argomenti di dibattito in tutte le tornate elettorali, siano esse a livello europeo, nazionale, regionale o locale. Questo è il motivo per cui la FSFE usa il periodo della campagna elettorale per chiedere ai politici quali siano le loro posizioni relativamente al Software Libero e agli standard aperti per mezzo del nostro Ask Your Candidates framework.

Recentemente il team italiano della FSFE ha inviato una serie di domande ai partiti che sono in lista alle prossime elezioni politiche che si terranno il 4 marzo. Ai candidati viene chiesto quali siano le loro posizioni circa l'utilizzo del Software Libero e degli standard aperti all'interno delle pubbliche amministrazioni e qual è la loro disponibilità nel sostituire i formati proprietari. Altre domande riguardano l'uso del Software Libero nella scuola pubblica e quali sono le loro posizioni relative agli articoli 68 e 69 del "Codice dell'Amministrazione Digitale" così come le loro opinioni sulla net neutrality. Pubblicheremo e analizzeremo le loro risposte una volta che le avremo ricevute.

"Con questa campagna vorremo ricordare ai politici italiani qual è l'importanza del Software Libero e ricordare che l'applicazione degli articoli 68 e 69 del Codice dell'Amministrazione Digitale è un obbligo per le amministrazioni pubbliche" dice Natale Vinto, coordinatore della FSFE in Italia. "Allo stesso tempo vogliamo dare la possibilità di conoscere agli elettori italiani quali sono le idee che i vari candidati hanno relativamente al Software Libero".

Scenario: in Italia gli articoli 68 e 69 del "Codice dell'Amministrazione Digitale" impongono alle amministrazioni pubbliche l'adozione in via preferenziale di soluzioni software sviluppate internamente e la scelta di Software Libero al posto di soluzioni proprietarie. Inoltre le amministrazioni hanno il dovere di condividere il codice sorgente e la documentazione dei software sviluppati utilizzando denaro pubblico. Sfortunatamente queste prescrizioni non sono ancora state pienamente recepite e non vengono messe in pratica in numerosi casi.

Queste sono le domande che sono state inviate ai maggiori partiti in corsa per le elezioni:

  1. Qual è la Sua posizione sull‘impiego del Software Libero e Open Source all‘interno della Pubblica Amministrazione?
  2. È favorevole a rendere obbligatorio nella Pubblica Amministrazione l'uso di formati digitali aperti al posto di formati proprietari?
  3. È favorevole all'introduzione all'interno dei programmi scolastici ed universitari di quegli elementi che caratterizzano la diffusione e lo sviluppo di soluzioni aperte attraverso l'uso di Software Libero e Open source?
  4. Come si pone rispetto al Codice Amministrazione Digitale (in particolare Art. 68 e 69. Riuso delle soluzioni e standard aperti) e in caso favorevole modificherebbe qualcosa?
  5. Qual è la Sua posizione o quella del Suo partito sul tema della Net-Neutrality?