Legge sui mercati digitali: deve essere rafforzata la neutralità del dispositivo
Il 15 dicembre, la legge sui mercati digitali, l'esaustivo pacchetto di regolamentazione dell'UE per le piattaforme Internet, sarà votata al Parlamento Europeo. La FSFE chiede che la neutralità del dispositivo venga rafforzata per permettere un utilizzo equo e non discriminatorio del Software Libero nei dispositivi digitali.
L'Unione Europea sta per introdurre una importante revisione della legislazione a riguardo di Internet con la legge sui mercati digitali (DMA, Digital Markets Act). Dopo l'approvazione da parte della Commissione lo scorso 22 novembre, il Parlamento Europeo voterà il 15 dicembre. La FSFE raccomanda la neutralità del dispositivo come passo fondamentale per raggiungere un mercato digitale nell'UE contendibile, aperto e competitivo, ed esorta il Parlamento Europeo ad assicurare questo principio nel voto finale.
Neutralità del dispositivo: accrescere il Software Libero in un mercato digitale centrato sull'utente finale
Il DMA si focalizza sui "gatekeeper", che sono le grandi aziende tecnologiche che hanno il controllo su ampie parti dei servizi digitali, come i motori di ricerca, i servizi dei social media, i servizi di messaggistica, i sistemi operativi e i servizi di intermediazione online. Se da una parte i dispositivi digitali sono ormai onnipresenti in tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, il controllo del loro hardware e del loro software è invece sempre più limitato. La neutralità del dispositivo è il concetto per il quale gli utenti devono avere il diritto di non essere discriminati a seconda dei servizi e del software che utilizzano, basandosi sul controllo delle piattaforme di fornitori hardware, dei produttori, e dei fornitori dei servizi. L'obiettivo è quello di permettere agli utenti di bypassare i gatekeepers e permettere un uso equo e non discriminatorio del Software Libero nei dispositivi.
Dopo molte versioni ed emendamenti, il testo definitivo del DMA che è stato sottoposto al voto finale include i seguenti principi per la neutralità del dispositivo, che la FSFE esorta a confermare nel voto plenario del Parlamento Europeo:
- Consenso esplicito dell'utente finale alle app preinstallate. Il DMA deve imporre ai gatekeeper l'obbligo di permettere ai loro clienti di disinstallare qualsiasi applicazione software preinstallata che viene fornita nel loro servizio o con il loro hardware. Questo significa regole più restrittive per le app preinstallate, fornendo agli utenti gli stessi privilegi di accesso sia per le app preinstallate che per quelle alternative, oltre alla possibilità di disinstallare le app precaricate.
- Nessuna dipendenza dal fornitore. Il DMA deve permettere il trasferimento locale delle app nei sistemi operativi più diffusi, in modo che i consumatori possano installare qualsiasi software compatibile sui propri dispositivi. Il DMA dovrà richiedere ai gatekeeper di permettere app store di terze parti e repository del codice che competono con i propri. La legge deve proibire ai gatekeeper di limitare la possibilità per gli utenti finali di passare a e servirsi di altre applicazioni e servizi software. Questo evita che i gatekeeper possano costringere gli utenti ad utilizzare specifici fornitori dei servizi.
- Interoperabilità dei servizi basata sugli Standard Aperti. È necessario che il DMA richieda ai gatekeepers di fornire l'accesso e l'interoperabilità per lo stesso hardware e le stesse funzionalità software controllate o di cui si ha accesso tramite un sistema operativo. Questo significa che le funzionalità e le API disponibili del sistema operativo devono essere trasparenti e messe a disposizione alle app in modo non discriminatorio. L'interoperabilità deve essere definita da Standard Aperti.
- Portabilità dei dati in tempo reale. Il DMA deve richiedere che i gatekeeper forniscano la portabilità dei dati in tempo reale per i dispositivi, in modo che i consumatori possano passare da un dispositivo all'altro - includendo i sistemi operativi - nel modo più agevole possibile.