Legge sulla resilienza informatica & Software Libero: il Parlamento ridimensiona la sua posizione
Il Parlamento Europeo ha votato oggi la sua posizione sulla CRA. Sebbene la posizione migliori l'esenzione della Commissione per proteggere il Software Libero, non riesce però ad introdurre una adeguata protezione. Chiediamo alle istituzioni di far ricadere l'onere della responsabilità solo su coloro che traggono un significativo beneficio finanziario, proteggendo così gli sviluppatori e il lavoro non profit.
La proposta della Commissione di escludere il Software Libero "al di fuori dello svolgimento di un'attività commerciale" non tiene conto di gran parte del software che non sarebbe coperto, ma che viene distribuito. Allo stesso tempo, i progetti più piccoli e senza scopo di lucro verrebbero danneggiati in quanto dovrebbero sostenere costi ingenti.
Abbiamo quindi già proposto una soluzione che porterà ad una maggiore sicurezza salvaguardando il Software Libero:
- La responsabilità dovrebbe essere spostata su coloro che distribuiscono il Software Libero invece di quelli che lo sviluppano e
- coloro che beneficiano in modo significativo dal punto di vista economico di questa distribuzione devono assicurarsi che il software sia conforme CE.
Mentre la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (Internal Market and Consumer Protection Committee, IMCO), una commissione consultiva della legge sulla resilienza della sicurezza informatica (Cyber Resilience Act, CRA), ha appoggiato la nostra richiesta e ha votato per la protezione degli sviluppatori del Software Libero nel CRA, la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (Committee on Industry, Research and Energy, ITRE) con il voto di oggi ha introdotto protezioni di portata decisamente meno ampia. Le donazioni periodiche aziendali o contributi da parte di dipendenti aziendali ad un progetto potrebbero trasformare il lavoro senza scopo di lucro in una "attività commerciale", e quindi ricadere nell'applicazione della responsabilità.
Alexander Sander, consulente senior delle politiche della FSFE, spiega: «Con il voto odierno, il Parlamento UE ha ridimensionato la propria posizione. Addossare l'onere della responsabilità su entità piccole o non profit che si affidano a donazioni periodiche danneggerebbe il Software Libero, e quindi anche la società e le imprese commerciali. A causa della mancanza di fondi e risorse per applicare le procedure proposte per diventare conforme CE, alcuni di questi progetti potrebbero vedersi costretti a chiudere. Chiediamo alle istituzioni di trovare un compromesso che salvaguardi l'ecosistema del Software Libero, spostando la responsabilità verso coloro che traggono un beneficio finanziario dalla distribuzione».
I negoziati interistituzionali inizieranno presto e, se possibile, dovrebbero concludersi entro quest'anno. Puoi trovare qui ulteriori informazioni.