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FSFE Newsletter - Luglio 2015

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La FSFE spinge la Commissione Europea sul suo impegno per la trasparenza

Guardando al pacchetto del Mercato Unico Digitale (DSM - Digital Single Market), il nostro presidente Karsten Gerloff ha notato che il Commissario europeo Günther Oettinger non ha pubblicato nulla a proposito del suo recente incontro con i lobbisti. Così Karsten ha ricordato alla Commissione dell'impegno preso in precedenza ai fini della trasparenza. Nel frattempo il capo del gabinetto di Oettinger, Michael Hager, ha spiegato come un lunga assenza dal gabinetto per motivi di salute ha causato un ritardo nella pubblicazione degli incontri, e nel frattempo è stata aggiornata la lista degli incontri.

È emerso che Karsten non era l'unico interessato agli incontri di Oettinger. Pochi giorni dopo il promemoria di Karsten, lo Spiegel e altri media hanno pubblicato articoli sull'argomento. Secondo le figure dello Spiegel Online, il 90% degli incontri del Commissario erano con rappresentanti di grandi aziende ed organizzazioni che rappresentano queste ultime, società di consulenza e studi legali. Solo il 3% dei suoi incontri era con ONG. Tra le dieci aziende con le quali più di frequente si incontra, sette sono società di telecomunicazioni, la maggior parte delle quali si oppone alla neutralità della rete.

In assenza di un impegno per garantire la trasparenza dei meccanismi decisionali dell'UE, sarebbe impossibile condurre la ricerca di cui sopra. Questo dimostra quanto sia importante l'impegno per la trasparenza e quanto sia importante che organizzazioni e individui possano monitorare queste pubblicazioni. Inoltre speriamo che da ora in avanti Oettinger bilanci al meglio i suoi incontri, cosicché possa sentire diverse opinioni, e possa prendere decisioni informate.

TiSA: un trattato non trasparente può prevenire la sovranità digitale

Oggigiorno le nazioni cominciano a richiedere il codice sorgente dei programmi appaltati. Potrebbe essere loro impedito di farlo se firmassero il Trade in Services Agreement (TiSA), che è correntemente in negoziazione.

Fine di maggio: una bozza del TiSA (Trade in Services Agreement) è stato divulgata. TiSA è un ulteriore trattato internazionale, come il Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), o il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA). È apparentemente negoziato da 51 nazioni tra le quali l'Unione Europea. Nella sezione “Trasferimento e accesso al codice sorgente” la versione divulgata impedisce alle nazioni di dare precedenza al Software Libero:

  1. Nessuna parte può richiedere il trasferimento o l'accesso al codice sorgente di programmi posseduti da un soggetto di una delle parti, a condizione di fornire servizi relativi al suddetto programma nel suo territorio.

  2. Ai fini di questo Articolo, il software soggetto al paragrafo 1 è limitato ai programmi commercializzati per uso massivo, e non include programmi usati per infrastrutture critiche.

Crediamo che un trattato commerciale non debba forzare gli stati a rinunciare al controllo della propria infrastruttura informatica per le decadi a venire. Al contrario, le compagnie dovrebbero fornire il codice sorgente se la pubblica amministrazione lo richiede, assieme al diritto di usare il programma per ogni scopo, di condividerlo con altri, ma anche adoperare il programma per le loro necessità senza bisogno del permesso altrui.

Qualcosa di completamente diverso

Attiviamoci: Raccontaci dei gruppi europei attivi

Ci sono molti gruppi in Europa che fanno un lavoro di promozione e lobby per la libertà del software. Alcuni hanno fatto questo lavoro per molti anni, altri hanno appena cominciato. Sfortunatamente, spesso non sono al corrente dell'esistenza reciproca e quindi non possono beneficiare dello scambio di saperi.

Vogliamo essere sicuri che alla FSFE non sfuggano altre attività relative al Software Libero in Europa, cosicché si possa imparare l'uno dall'altro in modo da migliorare il nostro modo per dare sempre a più utenti i mezzi per avere il controllo sulla propria tecnologia. Questo è il motivo per il quale vi chiediamo di raccontarci dei gruppi attivi per le libertà software in Europa. .

Grazie a tutte/i i/le volontari/e, Fellow e corporate donors che ci permettono di svolgere il nostro lavoro,
Matthias Kirschner - FSFE